Prologo
L’impatto catastrofico che l’Era Agricola e la sua
breve, successiva appendice industriale hanno avuto
sull’umanità è facilmente verificabile da tutti:
-
salute
-
durata
dell’esistenza
-
famiglia e società
-
ecologia del pianeta
-
felicità e libertà
della persona
Unici
vantaggi dell’invenzione dell’agricoltura sono stati la
civiltà e una misera sopravvivenza per i più che forse
la caccia da sola non era in grado di garantire. Non è
poco ovviamente e probabilmente non esisteva
alternativa. Adesso però, la Rivoluzione Informatica ci
consente di capire e superare 12.000 anni di miserie e
sofferenze per tornare finalmente ad essere animali
felici, in armonia con la nostra natura e con l’ambiente
che ci circonda.
Una
esperienza personale
Nel
1998 avevo quarantanove anni e un passato di eccellenza
sportiva alle spalle. Rugby, powerlifting e infine
bodybuilding, l’aspirazione di un corpo perfetto, la
ricerca continua dei limiti nel campo dell’efficienza,
della forza e dell’estetica. In quegli anni ero un
apprezzato preparatore atletico e divulgatore della
scienza sportiva, i miei libri e articoli venivano
pubblicati anche in altri paesi del mondo.
Fisicamente ero ridotto assai male. Venti chili
sovrappeso, depositati soprattutto intorno alla vita -
se ne erano andati i miei gloriosi addominali - restava
solo la struttura fisica costruita con oltre trent’anni
di allenamenti strenui e sostenuti a ritmo giornaliero.
La pressione del sangue era, come disse il mio caro
amico, Dr.Filippo B., border line “se continua
così dovremmo ricorrere alla pilloletta..”, la
glicemia si avvicinava a 100 mg/dl a digiuno, il
colesterolo era sopra la norma e i trigliceridi sù, sù,
sempre più sù… la notte mi svegliavo spesso per
orinare, ero sempre stanco e senza tono. La cosa più
terribile era la mia condizione dopo pranzo,
particamente in coma, sete fuori misura, mi assaliva una
tremenda spossatezza e nonostante fossi sazio cercavo
continuamente di mangiare. La digestione era lunga e
penosa. Da alcuni anni una noiosa forma di esofagite mi
perseguitava. La familiarità riguardo a questi disturbi
era ben nota e seriamente evidente. Da parte di mia
madre, diabete di tipo 2, quello adulto per intendersi,
gravi problemi circolatori, arteriosclerosi, severa
ipertensione. Mio padre, anche lui diabetico e iperteso,
a cinquant’anni – la mia età di allora - era stato
gravemente infartuato. C’era di che preoccuparsi. Vero,
da dieci anni non facevo allenamenti regolari
limitandomi a qualche esercizietto in chiave salutistica
e avevo abbandonato l’alimentazione iperproteica
caratteristica dei veri bodybuilder, ma sant’iddio
niente apparentemente giustificava la mia condizione.
Analizzai la mia alimentazione abituale, era in linea
con le raccomandazioni ufficiali, 60–70 % di carboidrati
prevalentemente da pane e pasta, olio d’oliva, pochi
grassi animali, carne magra e verdura. Ma la vera
sorpresa furono le calorie che consumavo, 800, forse
1000, raramente oltre le 1200 calorie al giorno.
Praticamente mangiavo bene (secondo loro), mangiavo poco
(sotto i miei livelli teorici di mantenimento) eppure in
pochi anni avevo accumulato venti chili di grasso
intorno alla vita e disturbi fisici di non poco conto.
Sono sicuro che per molti di voi questo quadro suona
dannatamente familiare. Qualcosa non tornava…dovevo
trovare una soluzione.
Da
bravo autodidatta quale sono sempre stato mi tuffai nei
libri e quello che trovai mi diede molto da pensare. Il
problema e la causa erano conosciuti praticamente da
sempre e anche la soluzione, ma a quanto mi risultava
nessuno dei medici che affrontavano quotidianamente
questi problemi aveva mai fatto due più due, ognuno
forse operava nel proprio campo senza avere quella
visione d’insieme che avrebbe reso lampante la
situazione. Era chiara la natura evoluzionistica del
problema, chiarissima la sua genesi, evidenti i
meccanismi metabolici e fisiologici coinvolti. Trovai
particolarmente importante ed estremamente
chiarificatore il lavoro della Prof.ssa Annunziata
Lapolla
ricercatrice dell’Università di Padova, all’avanguardia
sulla natura e gli effetti degli zuccheri non
correttamente metabolizzati dal nostro organismo.
Evidente anche la soluzione, però…nessuno aveva, che io
fossi a conoscenza, messo insieme i tasselli del
puzzle. Immediatamente eliminai cereali e derivati,
sostituendoli con frutta e verdura, ritornando
contemporaneamente alle vecchie abitudini iperproteiche.
Mangiavo a sazietà secondo appetito, quest’ultimo
finalmente resettato sulle mie reali necessità.
Gradualmente ma inesorabilmente il grasso cominciò ad
andarsene fino a lasciare riaffiorare i miei vecchi,
eroici addominali, la pressione tornò perfettamente
nella norma, così come la glicemia e il profilo dei
grassi nel sangue. L’esofagite scomparve e non si è mai
più ripresentata. Una ulteriore inaspettata sorpresa è
stata che pur avendo sofferto sempre e in maniera
importante di carie, da allora non ho avuto più
necessità di andare dal dentista. Digerisco rapidamente
e senza problemi, la mia energia è costante e al massimo
livello tutto il giorno, sono tornato a vivere. Senza
farmaci, senza medici e senza medicine. Pubblicai i
risultati della mia ricerca quell’anno stesso su una
rivista di bodybuilding “Cultura Fisica”,
ottenendo consensi e riconoscimenti ma ovviamente in un
settore molto limitato. Successivamente, durante un
viaggio negli Stati Uniti ebbi modo di leggere il libro
dei coniugi Eades, nutrizionisti di fama, “Protein
power”
edito nel 1996. Mentre in Italia imperversava la follia
della Dieta cosiddetta Mediterranea, ovvero come cercare
di risolvere un problema imponendone la causa stessa,
sempre negli States si cominciava a parlare di Sindrome
X,
l’odierna Sindrome Metabolica e il Professor Lorain
Cordain
pubblicava articoli e ricerche relative alla
discordanza evolutiva ricomponendo così, come molto
più modestamente aveva fatto il sottoscritto quel
puzzle evolutivo che tanto drasticamente aveva
condannato il genere umano alla malattia e alla miseria.
Oggi a distanza di undici anni, mantengo salute e forma
fisica ottimali senza diete, farmaci né sacrifici e - lo
dico con un poco d’imbarazzo - senza neppure quel poco
di esercizio fisico che sarebbe raccomandabile. Sono
notevolmente più sano ed efficiente della media dei miei
coetanei e mentre loro sono già o stanno andando in
pensione, mi avvio ad una maturità forte e fattiva.
Ovviamente la mia predisposizione alla Sindrome
Metabolica non è risolta, troppo tardi sono intervenuto
per fare opera di prevenzione ma la sto curando con
grande successo e semplicità grazie all’alimentazione.
Come vedremo più avanti la Sindrome Metabolica non si
sviluppa con l’invecchiamento bensì col passare degli
anni, che non è proprio la stessa cosa. Semmai fa
invecchiare prematuramente ma anche quando è conclamata
la si può controllare, nonostante sia meglio prevenirla.
Questo
è stato il punto di partenza del mio lavoro di ricerca e
divulgazione che è comunque continuato. Approfondendo
gli studi sullo sviluppo della potenza e della forza
muscolare, nel 2000 ebbi occasione di leggere una
ricerca di Kraemer,
che mi portò a verificare a fondo i ritmi biologici e
ormonali della nostra specie, particolarmente in
relazione all’attività fisica intensa. Di conseguenza
pubblicai alcuni articoli raccolti dalla sigla
“Jurassic File” su varie riviste.
Questo lavoro venne successivamente raccolto in un
volume “Allenati e alimentati con i cicli naturali”
uscito nel 2005. Da qui a comprendere come la
rivoluzione agricola abbia reso misera non solo la
nostra salute ma ogni altro aspetto della nostra
esistenza il passo è stato breve.
Infatti
i drammatici cambiamenti di vita che questo passaggio
epocale ha prodotto, condizionano profondamente non solo
la nostra salute ma anche la libertà e la felicità
personale, la società, la durata dell’esistenza e infine
l’ambiente in cui viviamo. E’ quanto i miei scritti si
propongono di dimostrare.
GC
A CASE
HISTORY (11 anni di Dieta Evolutiva, 1998 - 2009)
ANNO
|
1998 |
2009 |
SESSO |
Maschio |
Maschio |
ETA’ |
49 anni |
60 anni |
PESO E
% GRASSO |
92 KG pc
24% (22 Kg grasso / 70 Kg massa magra) |
80,6 KG pc
10% (8 Kg grasso / 72,5 Kg massa magra) |
TIPO DI DIETA |
Cosiddetta equilibrata:
50-60% carboidrati (pane, pasta)
25-30% proteine magre
20-25% grassi (50% monoinsaturi-50% saturi) |
Totalmente eliminati cereali e legumi.
A sazietà, secondo appetito: carne rossa magra
pollo / uova intere / pesce / yogurt intero /
verdura / poca frutta / olio d’oliva / eliminato
il sale da cucina |
CALORIE INTRODOTTE |
900-1200 cal. |
1900-2500 cal. |
ATTIVITA’ FISICA |
Sedentario / ex atleta |
Sedentario / occasionale bodybuilding |
COLESTEROLO TOTALE |
250 mgr/dl |
143 mgr/dl |
TRIGLICERIDI |
195 mgr/dl |
54 mgr//dl |
CURVA GLICEMICA |
Fuori range |
Corretta |
GLICEMIA A DIGIUNO |
105 mgr/dl |
66 mgr/dl |
PRESSIONE |
98-145 |
81-128 |
CIRCONFERENZA VITA |
115 cm |
92 cm |
STILE DI VITA |
Non beve, non fuma |
Non beve, non fuma |
DISTURBI ACCUSATI |
Sovrappeso / iperfagia / ”coma” post-prandiale
da ipoglicemia reattiva e difficoltà digestive /
ipertensione border line / forte
infiammazione viscerale / diuresi e sete
esasperate / esofagite di grave entità / carie
diffusa / stitichezza,
meteorismo / celiachia nella forma atipica
iniziale / fragilità immunitaria, soggetto a
continue, frequenti infezioni |
Eliminato totalmente ogni disturbo. I benefici
sono stati ottenuti da subito nei 2-3 mesi
iniziali e mantenuti finora (con piena
compliance, eccezionale e costante senso di
benessere e di energia) nonostante l’aumentare
dell’età (è di 11 anni più anziano!). Elevato
livello di efficienza psico-fisica, assenza
assoluta di sarcopenia, capacità e abilità
motorie integre. |
FAMILIARITA’ |
Paterna:
·
Diabete tipo2
·
Ipertensione controllata
·
Arteriosclerosi
·
Grave infarto a 53 anni
·
Celiachia, diverticolosi
Materna:
·
Ipertensione fuori controllo
·
Diabete tipo2
·
Gravi problemi circolatori
·
Arteriosclerosi |
Paterna:
·
Diabete tipo2
·
Ipertensione controllata
·
Arteriosclerosi
·
Grave infarto a 53 anni
·
Celiachia, diverticolosi
Materna:
·
Ipertensione fuori controllo
·
Diabete tipo2
·
Gravi problemi circolatori
·
Arteriosclerosi |
LIVELLO DI RISCHIO |
Molto elevato |
Da modesto a inesistente |
|
“All’uomo
disse…maledetto sia il suolo per causa tua! Con
dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni
della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e
mangerai l’erba dei campi. Col sudore del tuo
volto mangerai il pane finché tornerai alla
terra dalla quale ti ho tratto…”
LA CADUTA (Genesi, cap.3)
IL LUNGO CAMMINO
Queste pagine proseguono il racconto iniziato
diecimila anni fa con la cacciata dell’uomo dal
Paradiso Terrestre. Le parole della Bibbia, il
libro del sapere antico, ne illustrano
perfettamente le tribolazioni. Tutto cominciò,
nel bene e nel male, con l’invenzione
dell’agricoltura. La mela, frutto proibito della
conoscenza, quindi la civiltà venne ottenuta a
caro prezzo, un vero calvario per l’umanità, una
odissea della quale forse siamo prossimi alla
fine.
L’Autore
|
|
|